VERBALI BCE: I PRIMI “FIRMATI” LAGARDE
- Luca E.G.Reboa
- 17 gen 2020
- Tempo di lettura: 1 min

I punti salienti dopo la riunione di dicembre
Andato in archivio il primo meeting di Christine Lagarede, ecco cosa è emerso dalla riunione di dicembre. Stando a quanto emerso dalle minute si evidenzia che BCE ha lasciati invariati i tassi di interesse e il Quantitative Easing; unica novità è stata la revisione delle stime di crescita e dei prezzi. Allo stesso tempo, il Comitato Esecutivo ha annunciato una possibile revisione dello “strategic framework”.
In sintesi sono emersi i seguenti dati: si evince una crescita debole ma abbastanza stabile. Esistono ancora molte incertezze, causate dalle diverse tensioni; d’altro canto si assiste ad un miglioramento del sentiment perché, quantomeno, si sono ridotte le incertezze commerciali.
L’inflazione resta piuttosto debole e bisogna cercare di capirne i motivi, mentre il rallentamento dell’industria dal canto suo potrebbe presto essere al fondo. La nota positiva arriva dalla moneta unica: l’Euro che guadagna contro il Dollaro; La ragione trova la sua spiegazione nel fatto che crescita e inflazione sono risultate meno negative del previsto.
Partendo dall’inflazione, che naviga appena poco inferiore al 2%, si stanno cercando nuovi indizi su una futura revisione del target. Come? Sono due le ipotesi. La prima sarebbe portare la misura in un range, abbastanza allargato, fra l’1,5% e il 2,5%. Il “vantaggio” di una mossa di questo tipo consentirebbe alla BCE un’azione non aggressiva con l’inflazione che viaggia sotto al 2%.
La seconda, invece sarebbe quella di stabilizzare il target al 2%, il che spingerebbe la BCE a tenere i tassi bassi più a lungo e raggiungere il nuovo obiettivo.
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