TAGLIARE LE PENSIONI: ALTRA MAZZATA IN ARRIVO....
- Luca E.G.Reboa
- 22 giu 2020
- Tempo di lettura: 2 min

Riduzione della pensione con l’aggiornamento dei coefficienti di trasformazione per il biennio 2021/2022
Se non è un motivo è l'altro: alla fine anche le pensioni vengono intaccate e chi ci rimette è sempre il lavoratore! Pace e amen! Si è sempre parlato di tagli alle pensioni, che prima o poi sarebbe toccata anche a loro.... il pretesto, manco a dirlo, lo ha servito su un piatto d'argento il COVID 19: l'ennesimo colpo di coda degli effetti pandemici.
Con il Decreto del 1 giugno 2020 sono stati aggiornati i coefficienti di trasformazione dell'accumulo contributivo in assegno della pensione: questi saranno applicati nel caso di lavoratori che cesseranno l'attività dal 1 gennaio 2021. Inevitabile il taglio a chi deciderà di andare in pensione dall'anno prossimo, dal momento che i valori dei coefficienti applicati fino al 31 dicembre 2020 non sono in dimunuzione. Solo chi opterà per andare in pensione entro la fine dell'anno si salverà... Il nuovo corso di riduzione partirà 1° gennaio 2021 e per il successivo biennio con una pensione decisamente al ribasso. Come detto, a inizio COVID 19 era subito circolata la voce di un possibile un contributo di solidarietà da applicare agli assegni più alti: non si tratta di tagli su quelle già liquidate, ma quelle che devono essere ancora pagate. I coefficienti di trasformazione andranno ad incidere sulle liquidiazioni pensionistiche future.
TAGLI E NUMERI
Dunque on il Decreto del 1 giugno 2020 sono stati aggiornati i coefficienti di trasformazione dell'accumulo contributivo in assegno della pensione: Il nuovo corso di riduzione partirà 1° gennaio 2021 e per il successivo biennio con una pensione decisamente al ribasso.
Confrontiamo ora un lavoratore con un montante contributivo rivalutato di 250.000 €. che decida di lasciare il lavoro a 64 anni nel 2020, con uno identico: stesso montante contributivo, ma che intenda lasciare il lavoro a 64 anni nel 2021.I 250.000 €. nel 2020, a 64 anni, darebbero luogo ad una pensione annua di 12797 euro (da dividere per 13 mensilità che darebbe luogo ad una pensione mensile di 977 euro). Gli stessi 250.000 €. nel 2021, a 64 anni, dovrebbero dare una pensione annua di 12650 euro (da dividere per 13 mensilità che darebbe luogo ad una pensione mensile di 973 euro).
In allegato il Decreto del 1 giugno 2020, pubblicato sella Gazzetta Ufficiale con la tabella dei coefficienti di trasformazione
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