STABILI AL 5,50% I TASSI DELLA FEDERAL RESERVE

Questa la decisione assunta dal Comitato, dopo la riunione della Federal Reserve; non è da escludere che, a dicembre, l'istituto americano possa optare per un nuovo rialzo
Qualcosa è cambiato, ma non più di tanto: alla fine, come da previsione, la Federal Reserve ha mantenuto stabili i tassi, per la seconda volta consecutiva, al 5,50%. Quella che è cambiata, come da indicatori, è stata l'attività economica, cresciuta a ritmo sostenuto nel terzo trimestre con l’inatteso +4.9%. Un dato positivo, certamente, anche se la "guardia" rimane alta sul discorso inflazione e altre voci importanti come l'aumento dei posti di lavoro, calato rispetto all'inizio dell'anno e il tasso di disoccupazione (basso). Rimane il fatto che il sistema bancario USA è solido e resistente; tuttavia le condizioni finanziarie e creditizie per imprese e famiglie si è inasprito e potrebbe pesare sull'attività economica, sulle assunzioni e sull'inflazione con un'entità sugli effetti molto incerta e da valutare.
La decisione del Comitato che ha deliberato di mantenere invariati i tassi, è proiettata nell'ottica (già vista per BCE, nell'ultima riunione), di abbassare e riportare il tasso di inflazione, nel lungo periodo, al 2%. Il Comitato continuerà a valutare le informazioni aggiuntive e le loro implicazioni per la politica monetaria. Nelle valutazioni di un possibile (e probabile, futuro) intensificarsi della politica che potrebbe essere necessaria adottare per riportare l'inflazione al 2%, il Comitato esaminerà l'inasprimento cumulativo della politica monetaria, dei ritardi con cui la medesima va ad incidere sull'attività economica e sull'inflazione, nonché degli sviluppi economici e finanziari, non solo i rendimenti, ma anche l’andamento del dollaro (il cambio effettivo) e delle quotazioni azionarie.
In sostanza, da parte del Comitato di politica monetaria della Federal Reserve, la situazione dei rialzi non è ancora abbastanza solida e stabile, motivo per il quale non è da considerarsi ancora chiusa la fase degli aumenti dei tassi. L'indirizzo più appropriato della politica monetaria, unitamente alle implicazioni delle informazioni in arrivo sulle prospettive economiche, sarà monitorato dal Comitato, il quale, nel caso in cui dovessero insorgere rischi che potrebbero ostacolare il raggiungimento degli obiettivi, sarà pronto ad adottare i necessari adeguamenti all'orientamento della politica monetaria.
Commentaires