SI CAMBIA? NIENTE PIÙ MAXI ACCONTO SU PARTITA IVA

La soluzione va incontro alle esigenze di possessori di partita IVA con reddito dichiarato fino a 170 mila €
Stop alla soluzione unica! I maxi-acconti per le partite IVA, previsto a novembre (di norma, infatti, le partite Iva pagano l'imposta in questo mese, in base alla dichiarazione relativa l’anno precedente e anticipando, così, parte delle tasse da pagare) sparirà. La misura allo studio da parte del Governo consentirà di dilazionare e spalmare l'importo dovuto allo Stato in più mesi.
Una soluzione che riguarderà milioni di italiani e lavoratori autonomi, parliamo di 5 milioni di partite IVA che avranno la possibilità di spalmare i pagamenti dei saldi, del primo e del secondo acconto delle imposte sull’anno precedente.
DA STRAORDINARIO A STRUTTURALE
Il primo accenno era già arrivato un mese fa, grazie al decreto di gennaio, con l'introduzione sperimentale che, ora, l’esecutivo è intenzionato a fare diventare strutturale e di conseguenza ripetibile negli anni a venire.
L'ulteriore "step" in avanti, rispetto all'attuale sperimentazione verso la soluzione rateizzata, riguarderà le partite IVA fino ad un reddito di 170.000 €. dichiarati per il 2022; i pagamenti potranno essere dilazionati in rate di 5 mesi (fino a gennaio); una strada già scelta da milioni di autonomi, professionisti, artigiani e commercianti.
“L’obiettivo del Governo è duplice: andare incontro alle esigenze dei contribuenti e garantire all’Erario un gettito regolare - ha spiegato Alberto Gusmeroli, presidente della commissione Attività Produttive alla Camera dei deputati - contiamo di intervenire con un decreto nei prossimi tre mesi. L’operazione non comporta costi per lo Stato e assicura maggiore liquidità a professionisti e imprese, che in futuro avranno a che fare con un Fisco più equo".
Non solo: il Governo sta valutando altri interventi legati alla platea coinvolta in questa misura. Primo fra tutti la forma di pagamento delle tasse alle partite IVA, mediante carta di credito, fatto che semplificherebbe il processo e il rapporto con l'Agenzia delle Entrate.
Anche per i contributi pensionistici (da pagare alle casse professionali o all'INPS), il Governo sta valutando di rateizzare il pagamento (per il momento, ancora vincolato ad un secondo acconto a novembre), con il numero delle mensilità in cui è spalmabile da quantificare.
PRECOMPILATA IVA
La Precompilata IVA, che potrà riguardare 2,4 milioni è una delle altre novità di questo inizio anno. Dal 15 febbraio, oltre al servizio già attivato che permette la visualizzazione del proprio modello 2024, in parte già compilato dall’Agenzia delle Entrate, sarà possibile modificare oppure integrare i dati, inviare la dichiarazione e versare l’eventuale imposta.
Chi potrà usufruire del servizio saranno le imprese e i lavoratori autonomi rientranti in quella platea definita dai provvedimenti dell’8 luglio 2021 e del 12 gennaio 2023; in particolare, parliamo di soggetti passivi residenti e stabiliti in Italia che effettuano la liquidazione trimestrale, con esclusione di alcune categorie per le quali sono previsti regimi speciali ai fini IVA (es: agenzie di viaggio e i soggetti operanti nel settore dell’editoria), dentro anche i produttori agricoli e gli agriturismi.
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