MERCATI ASIATICI, PETROLIO E MERCATO AUTO: UP & DOWN

Momento difficile per la Cina, Brent a 79, 73 dollari al barile e "ottobre nero" per le immatricolazioni
La giornata europea si è aperta con la notizia della perdita dello 0,3 % del Nikkei e quelli cinesi Shenzhen e Shanghai scesi, rispettivamente, a -0,93% e a -0,43%; Hong Kong in rosso a -1,32%. Crollo anche delle azioni del secondo colosso immobiliare cinese, Evergrande, ancora alle prese con la "crisi liquidità".
La vendita dell’intera quota in HengTen Network, piattaforma di streaming, al prezzo di 2,13 miliardi di dollari Hong Kong, dovrebbe rappresentare il colpo di coda da parte per raccogliere capitali. Secondo le ultime notizie, sarebbe stato raggiunta un' intesa per la vendita di 1,66 miliardi di azioni HengTen ad Allied Resources Investment Holdings, pari a 1,28 dollari di Hong Kong cadauna.

Inflazione: detto della crisi del mercato immobiliare cinese, l'inflazione in aumento rischia di creare una seria minaccia per la ripresa globale. Mentre in Cina rimane aperta la crisi del mercato immobiliare, l’inflazione galoppante minaccia la ripresa globale. Stando alla considerevole opinione di David Solomon, amministratore delegato di Goldman Sachs, i mercati potrebbero andare incontro ad un periodo piuttosto difficile, con l'economia alla ricerca di una via di uscita dal freno creato dalla crisi pandemica. .
Petrolio down e riserve in arrivo?
A quanto pare sono in netto calo le sue quotazioni: il Brent viene scambiato a 79, 73 dollari al barile, mentre il West Texas Intermediate è a 79,62 dollari: non si esclude che si vada incontro ad un rilascio di forniture di greggio dalle riserve strategiche.

Gli USA stanno facendo pressione su Cina, India, Giappone e Corea del Sud affinché agiscano, contemporaneamente, per l’immissione coordinata sul mercato di petrolio dalle riserve.
Biden è intenzionato a dare un freno ai prezzi della benzina volato alle stelle; il timore di un eccesso di offerta ha spinto ai minimi il prezzo dell’oro nero.
Auto Europa: ottobre "nero" di immatricolazioni in calo
Il dato è significativo: 798.693 veicoli nuovi immatricolati il mese di ottobre, pari al 29% d in calo. Per il quarto mese consecutivo, si registra l l'impatto negativo: la carenza di chip ha fortemente condizionato l'ultima parte dell'estate e l'inizio dell'autunno, con le difficoltà derivanti che hanno portato alcuni stabilimenti a dover fermare gli impianti a causa della carenza di semiconduttori.
Un freno causato, dalle nuove ondate di Covid, che ha fortemente condizionato, nel Sud-Est asiatico, nel terzo trimestre, la produzione negli impianti di confezionamento - test dei chip, peggiorando la fornitura dei componenti, a cui si è aggiunta la chiusa dei porti con tutti i problemi di spedizione conseguenti.

L'intervento dell'Unione Europea, qualora venisse approvato, potrebbe portare potenziali aiuti di Stato atti a finanziare nuovi impianti di semiconduttori nella regione. Vero è che un calo generale si è registrato più o meno dappertutto con esclusione di Cipro e Irlanda.
Nel mese di ottobre, il nostro Paese, la Francia e la Germania, rapportati al 2020, hanno registrato cali piuttosto netti sull'immatricolazione di nuovi veicoli: 35,7%, 34,9%e 30,7%.
Più contenuta la riduzione in Spagna e nel Regno Unito con le negatività attestate al 20,5% e 24,6%.
Comentários