LACCHÈ, BUGIARDI E DITTATORI!

15 giorni di guerra, tante parole, tanta propaganda, tanta sofferenza. Le dichiarazioni deliranti di Sergej Lavrov: timore o convinzione?
Cosa accomuna questi tre "soggetti": lacchè, bugiardo e dittatore, uno peggio dell'altro? La totale negazione della verità: che sia politica o strategica, questi tre "personaggi" sono impostori per definizione! Partiamo dal primo.
Il lacchè. Non è meno peggio degli altri due (bugiardo è dittatore) e per certi versi fa parte anche di loro: negare tutto, servire in silenzio, sempre, mai dubitare anche se i fatti dimostrano il contrario. Che il comportamento del lacchè nasca dalla paura, dal timore di possibili ripercussioni, dalla mancanza di spina dorsale, o qualsivoglia motivazione/scusante, giustificazioni, comunque, non esistono!
Il Ministro degli Esteri del Cremlino, Sergej Lavrov, è l'esempio più limpido di cosa significa essere un lacché, "servitore del padrone", anzi del dittatore, per usare il termine più corretto.
Concediamo pure tutte le attenuanti possibili e immaginabili: ma non si possono ascoltare le frasi pronunciate dal Ministro russo, sull'attacco missilistico sull'ospedale pediatrico di Mariupol: "Non c'erano pazienti, ma un accampamento di militari neonazisti"! A chi gli ha domandato se Mosca avesse intenzione di attaccare anche altri paesi, è arrivata una risposta altrettanto sconcertante: "Certo che no. Del resto non stiamo attaccando neanche l'Ucraina, noi stiamo solo rispondendo ai loro attacchi"!
Ogni commento è superfluo e il perché di queste dichiarazioni, sono nella testa di Lavrov e dei suoi timori di possibili reazioni del "suo dittatore", qualora, dalla sua bocca fosse uscita solo mezza parola sbagliata. Putin ha sempre dimostrato di non andare per il sottile, chi è scomodo o non la pensa come lui, bene o male, con le buone o con le cattive viene portato al silenzio o, peggio, tolto di mezzo. Un esempio: la collega russa Anna Politkovskaja, assassinata a Mosca per aver effettuato inchieste scomode e reportage scottanti sulla Cecenia. Ovviamente avversi al regime putiniano. inutile dire che le indagini sull'omicidio, mandante etc... sono finite in una bolla di sapone!
Bugiardi. Ce n'è per tutti: per chi comanda per chi esegue, in qualche modo esiste sempre la necessità di giustificare e difendere un'operato iniquo, ancor più quando la situazione sembra sfuggire di mano. La "bufala" propinata da Putin (nel suo delirio di onnipotenza e voglia di nuovo "imperialismo" del suo Paese, versione anni 2000), l'ha giustificata sostenendo che si è solo difeso dall'Ucraina e di temere un attacco Nato! Davvero non regge, delirante è dir poco! Ma, davvero, sembra concepibile che Stati Uniti e Nato stessa possano minimamente pensare di scatenare una Terza Guerra Mondiale? Il tutto dopo che il mondo e l'economia sono ancora alle prese con una pandemia e le sue conseguenze? Folle solo a pensarlo.... ma stiamo parlando di un "lucido folle": Putin!
Diciamola tutta: gli USA hanno più interesse a capire la potenza della Cina ( già dalla presidenza Trump, ricordate la questione dazi, embargo etc...?), che non la Russia. Sarebbe stupido, inutile e controproducente anche per Biden, pensare di scatenare un conflitto dove, comunque vada a finire, tutti ne uscirebbero sconfitti, in tutti i sensi! E non è pessimismo, ma puro e semplice realismo, nudo e crudo.
Dittatore. Solo questa parola dice tutto, potere, ambizione, sottomissione, manie di grandezza. Da che mondo è mondo questo tipo di regime ha sempre distrutto è mai costruito. Finisce che, comunque, prima o poi, si pagano certi errori e comportamenti, anche da chi si ritiene "untouchable": è solo una questione di tempo.
La storia lo insegna, sia nel passato che ai giorni nostri: Milosevic, Mladic, Saddam Hussein, Nicolae Ceaușescu, sono solo alcuni esempi di criminali che hanno gestito male il loro potere (la lista è decisamente più lunga)...
Ora Putin. La corte penale dell'Aja ha aperto un'indagine su quanto sta avvenendo in Ucraina, la presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, diversi giorni fa, ha detto: "Sosterremo la giurisdizione della corte penale internazionale e le indagini sui crimini di guerra in Ucraina. Riterremo responsabile Putin proprio come il presidente della Bielorussia Lukashenko". Altre istituzioni si stanno muovendo per accertare le responsabilità in termini di crimini da imputare al dittatore russo e del suo alleato, ma non sarà facile...
Intanto la folle guerra, con tutte le sue tragiche conseguenze, continua e la luce in fondo al tunnel non sembra vicina...
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