LA FEDERAL RESERVE TAGLIA I TASSI DELLO 0,25%

Prudenza e ottimismo nell'annuncio di Jerome Powell al termine dell'ultima riunione della FED. La strada verso il 2% dell'inflazione è ancora abbastanza lunga. Le previsioni parlano di altri cinque tagli per il prossimo triennio: due nel 2025, due nel 2026 e uno nel 2027
Che fosse nell'aria non ci sono dubbi :lo si sapeva già, mancava solo la "conferma" arrivata, puntuale, dopo la riunione, ultima dell'anno, della Federal Reserve: il Comitato ha votato all'unanimità (o quasi, con una maggioranza di 11 a 1, ad eccezione di Beth M. Hammack che ha votato per mantenere il costo del denaro invariato) il taglio dei tassi con un valore di 25 punti base portandolo fra il 4,25% e il 4,50%.
Si tratta della terza riduzione del 2024. Cause e Ragioni sono raggruppate all'interno di diversi fattori, prendendo in considerazione ogni aspetto e variante possibile: partendo dall'inizio dell'anno dove è emerso che il tasso di disoccupazione, pur rimanendo basso, è salito e le condizioni del lavoro, in linea generale si sono allentate. L'inflazione (con il traguardo del 2% deciso dal Comitato) pur avendo fatto passi in avanti verso un miglioramento rimane, tuttavia, ancora elevata: gli ultimi dati sono al 2,7% rispetto al 2,6% di ottobre, valore che rimane, in ogni caso, in linea con le previsioni. Ovviamente sono stati valutati tutti i rischi per arrivare a conseguire gli obiettivi di occupazione e inflazione che, più o meno, risultano essere in equilibrio.
In conclusione, la cautela resta il punto fondamentale, come ha dichiarato lo stesso presidente della FED, Jerome Powell, nella dichiarazione post riunione:" Siamo in una nuova fase e d’ora in avanti vogliamo essere cauti prima di decidere ulteriori tagli, il lavoro sull’inflazione non è ancora concluso, ma siamo piuttosto fiduciosi. L’economia americana gode di buona salute, la disoccupazione resta bassa, ma è appropriato essere prudenti». La FED continuerà a ridurre le proprie partecipazioni in titoli del tesoro, debito delle agenzie e titoli garanti da ipoteche delle agenzie.
A supporto del quadro previsionale, la Banca Centrale USA ha aggiornato le previsioni sul PIL che dovrebbe essere in risalita del 2,5% quest’anno e del 2,1% nel 2025; mentre il target inflazionistico del 2% sarà raggiunto solo nel 2027. Inoltre, nel dot-plot, la FED ha spiegato che al momento prevede di abbassare i tassi solo altre due volte nel 2025: due in meno rispetto a quelli previsti a settembre. Visualizzando uno spettro ad ampio raggio riguardante il biennio successivo, lo stesso Istituto americano ha ipotizzati tre tagli, due nel 2026 e uno nel 2027, con il tasso neutrale visto al 3%.
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