IL DUBBIO MES.... A CHI CREDERE?

Il direttore generale del fondo salva-Stati, Klaus Regling, in una conferenza stampa ha spiegato perchè l'Italia dovrebbe attivare il "prestito" previsto dal Meccanismo Europeo di Stabilità
Ognuno tira l'acqua al suo mulino: è così da sempre, ovunque ci giriamo! Di questi tempi, uno dei temi caldi, se non quello caldo per eccellenza, è: l'Italia deve prendere si o no il MES? Favorevoli e contrari si stanno scatenando a dare le loro interpretazioni. Non da ultimo si è aggiunto Klaus Regling: direttore generale del fondo salva-Stati che, in occasione di un’ intervista rilasciata alle principali agenzie di stampa europee, ha spiegato come il Belpaese avrebbe tutta la convenienza possibile a prenderlo.
In pratica la sua è stata una vera e propria esortazione al nostro Paese, affinché si decida ad attivare questo "benedetto" (ndr: questione di punti di vista) "prestito" previsto dal Meccanismo Europeo di Stabilità. Una frase su tutte, nella sua dichiarazione, spiega quanto sia favorevole a questa opzione: "Attivando il MES, l’Italia avrà la possibilità di risparmiare circa 7 miliardi di euro". Domanda: con il MES l’Italia risparmierà davvero?
Secondo Regling, all'Italia non converrebbe per niente entrare da sola sui mercati con lo scopo di finanziare l'escalation del debito causata dal coronavirus. Per il Belpaese sarebbe molto più conveniente attivare la linea creditizia del MES.
Altro punto sottlineato dal direttore generale del fondo salva-Stati è che si parla di "denaro certo": impossibile che scappi come, invece, potrebbe accadere nel caso di investitori. Se da un lato questa "certezza" di affidabilità ed economicità, chiamiamola così, dovrebbe indurre pensieri favorevoli al MES, dall'altro va ricordato che, in ogni caso, toccherà ai singoli Stati scegliere se attivarlo oppure no. L’unica "condicio sine qua non" è che l'utilizzo del denaro sia a sostegno delle spese, dirette e indirette, legate all’emergenza COVID 19.
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