EDUCAZIONE PARLAMENTARE? PER MOLTI, NON PER TUTTI...

Il presidente ucraino Zelensky in videoconferenza alla Camera: brutta figura di alcuni parlamentari che hanno "boicottato" la videoconferenza
Essere italiano è un orgoglio per chi, come me, è cittadino di questo Paese: nato e vissuto qui, fino ad oggi e, a Dio piacendo, lo lascerò quando passerò a miglior vita! Già perché con l'aria che tira (non per essere pessimista) come dicono gli anglosassoni: "Never say, never again", ovvero "Mai dire mai"!
Se per il sottoscritto, come per milioni di connazionali, essere italiano è motivo di vanto, a maggior ragione dovrebbe esserlo ancora di più per deputati e senatori che in Parlamento hanno il ruolo istituzionale di rappresentare l'Italia. Tenendo ben presente che nessuno li ha mai obbligati a farsi eleggere: se vuoi rappresentare il tuo Paese devi farlo con etica, correttezza, lealtà e mille altre qualità, inclusa l'educazione e il rispetto!
Un principio alla base della nostra cultura scolastica: l'ABC della vita da quando si inizia ad affrontare il mondo sui banchi di scuola. Andare in Parlamento non significa avere il "cadreghino" attaccato al fondoschiena con il Bostik, non significa avere lo stipendio garantito con annessa garanzia di pensione. Significa far fronte a precisi doveri e responsabilità nei confronti di chi rappresentano , davanti ai cittadini ed al mondo.
Inclusa quella "educazione" nei confronti di tutti, di cui parlavo in apertura: a maggior ragione del Presidente di una repubblica, come Volodymyr Zelensky, numero uno di quell'Ucraina sempre più vicina ad essere più un cumulo di macerie (dopo quasi un mese di guerra portata da Putin) che ad una Stato riconosciuto. Non credo che il Presidente ucraino facesse i salti di gioia (come non li sta facendo da quel tragico 24 febbraio 2022) all'idea di dover chiedere aiuto agli Stati che credono nella democrazia e nella libertà, ma non ha molte vie d'uscita da come si sono messe le cose. Germania, Regno Unito, Israele e noi siamo stati i primi ad ospitare in videoconferenza diretta i discorsi di Zelensky.
Fin qui tutto normale, se non fosse che fra i nostri parlamentari non poteva mancare la spaccatura "pro & contro" in merito all'intervento del capo di Stato ucraino, con la conseguenza dell'assenza di diversi deputati e senatori. In particolare parliamo di Lega, M5s ed ex M5s: tutti assolutamente contrari all'intervento di Zelensky in seno alla Camera. Di fronte alla richiesta del Presidente ucraino, un Paese sempre più provato e che conta già fin troppe vittime, ascoltarlo, come hanno fatto anche gli altri Stati prima di noi, era veramente il minimo.
Si può essere d'accordo o non d'accordo sull'eventuali richieste, ma ascoltare il discorso Zelensky rappresentava, per l'Italia, anche un segno di educazione, correttezza, solidarietà e in un certo senso di ospitalità. Non chiedeva la Luna: solo essere ascoltato. Evidentemente non lo è per tutti e alcuni di questi "signori" hanno pensato bene di disertare la seduta di Montecitorio ...
Ahimé... al di là dell'ideologia politica anche loro rappresentano l'Italia e l'intero popolo italiano. E per quanto mi riguarda: rappresentano tutti tranne uno!
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