BANCA CENTRALE EUROPEA: ECCO IL 7° RIALZO IN 10 MESI

Il consiglio direttivo della BCE, valutato che l'inflazione per quanto diminuita non è calata abbastanza, ancora una volta, ha optato per l'ennesimo rialzo dei tassi: 25 punti base, a partire dal 10 maggio
Tutto è andato secondo le previsioni, lo si sapeva già: rialzo dei tassi doveva essere e puntualmente è arrivato al termine della riunione della BCE. Tutto nasce dal fatto che l'inflazione rimane ancora troppo alta e la prospettiva di a raggiunge l'obiettivo del 2% a medio termine non è così vicino e non è da escludere che a giugno si possa assistere ad un altro rialzo.
Alla luce di questa considerazione, il consiglio direttivo ha innalzato di 25 punti base i tre tassi d'interesse di riferimento della Banca centrale europea con la seguente ripartizione: 3,75% quelli sulle operazioni di rifinanziamento principali, 4,00% sulle operazioni di rifinanziamento marginale e 3,25% sui depositi presso la BCE con decorrenza dal 10 maggio 2023.
La politica del consiglio direttivo è, dunque, quella di seguire l'indicazione dei dati per stabilire la durata e il livello delle restrizioni in atto, quindi le decisioni riguardanti i tassi di riferimento continueranno ad avere una base di valutazione riferite alla prospettiva dello stato d'inflazione alla luce dei dati economici e finanziari più recenti.
Rimane il fatto che stiamo parlando del 7° rialzo consecutivo in 10 mesi, da quando è iniziato lo scorso luglio 2022: un'escalation dove il costo del denaro ha raggiunto livelli mai visto da quando è stato introdotto l'euro. Di fatto si è seguita la traccia della Federal Reserve adottata 24 ore prima con rialzo dei tassi al massimo di 5-5,25%.
La presidente della BCE, Christine Lagarde, nella consueta conferenza stampa, ha chiarito che c'è ancora molta strada da percorrere e la decisione di alzare i tassi di interesse è arrivata con il più ampio consenso. Soprattutto ha sottolineato come la BCE sia una banca indipendente con un suo obiettivo, una strada da percorrere e su quello intende andare avanti, a prescindere dalle prossime scelte e decisioni che la FED adotterà nelle prossime settimane. Ovvio che l'economia americana, considerata la sua ampiezza, abbia risvolti ed effetti in tutto il mondo, ma questo, secondo la Presidente, non influenzerà la strada intrapresa dall'Istituto.
Programma di acquisto di attività (PAA) e Programma di acquisto per l'emergenza pandemica (PEPP).
Per quando riguarda i due programmi PAA e PEPP, il consiglio direttivo ha deciso, nel primo caso, di continuare a ridurre il portafoglio del programma di acquisto, prevedendo di interromper l'attività di reinvestimenti a partire da luglio 2023.
Relativamente al PEPP, invece, cambia il discorso, in quanto è intenzione del direttivo di reinvestire il capitale rimborsato sui titoli in scadenza nel quadro del programma almeno sino alla fine del 2024.
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