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ALLEANZE E POTERE: RUOLO DELLA BIELORUSSIA!




Con oltre il 65% dei voti a favore nel referendum di ieri, la Bielorussia ha sancito la rinuncia alla neutralità nucleare del Paese


Il 28 febbraio 2022 sarà ricordato come il "giorno del tentativo" per venire ad una risoluzione pacifica del conflitto russo - ucraino (ndr: quando scrivo i colloqui sono appena iniziati) e per evitare un possibile coinvolgimento nucleare con conseguenze che potrebbero essere ancora più letali per tutti.


Non solo il mondo occidentale, ma anche quello di chi ha scatenato questo conflitto e suoi "alleati": con il nucleare non si scherza. Il n° 1 più vicino alla Russia, in termini di confine e "amicizia", è Alexander Grigoryevich Lukashenko, presidente della Bielorussia.

Paese che, proprio sulla questione nucleare, fino a ieri aveva mantenuto la sua neutralità. Situazione totalmente ribalta poche ore dopo l'annuncio di Putin di voler ricorre ad un eventuale utilizzo di armi nucleari.


Domenica 27 febbraio 2022 la svolta e cambio di rotta: un referendum (dove era posta la questione se mantenere o no la neutralità nucleare) che lascia, quantomeno, perplessi sulla sua attendibilità in termini di onestà. Dati alla mano, riportati sia dalle autorità bielorusse, sia dal quotidiano ucraino Kyiv Indipendent, il 65.16% dei cittadini, nel referendum, ha votato a favore del cambiamento. A questo punto, con l'entrata in vigore che dovrebbe essere a 10 giorni dal risultato, è arrivata la certezza che la Bielorussia non è è più un Paese non nucleare. Il tutto poche ore prima di ospitare i negoziati di Gomel all'interno dei propri confini.


Bisogna capire, realmente, il significato del sì al nucleare del Paese. La farsa delle esercitazioni russe in territorio bielorusso, ampiamente sbandierate dal leader del Cremlino, è finita: ci troviamo davanti ad un altro scenario tutt'altro che rassicurante. Se fino al referendum il Paese di Lukashenko, sulla questione nucleare, non sarebbe intervenuto, oggi la situazione è decisamente mutata e Putin lo sa benissimo!


Cosa significa? Se la Russia volesse usare il territorio bielorusso per aggredire terzi (in questo caso l'Ucraina) con armi nucleari, teoricamente, ora sarebbe possibile. Quindi Putin avrebbe un ulteriore vantaggio in questa "sciagurata" situazione. C'è solo da pregare e sperare che a Gomel le parti sedu al tavolo delle trattative riescano a trovare i punti d'incontro per far terminare prima possibile questo conflitto.

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