FCA-RENAULT: NON TUTTO È PERDUTO
Dopo il naufragio della trattativa di fusione fra i due gruppi, si riapre uno spiraglio che potrebbe portare alla soluzione finale

Si farà o non si farà? Molti sono gli interrogativi e le domande che ruotano intorno al mondo dei due "colossi" automobilistici, FCA e Renault: oggetto la fusione fra le due aziende. Partita… arenata e ora sembra di nuovo possibile. Come si sa, le trattative erano naufragate la scorsa settimana dopo il freno messo da FCA.
Tanto ottimismo di un possibile ravvicinamento, se così lo vogliamo definire, arriva da alcune indiscrezioni di sponda transalpina, con il Ministro delle finanze Bruno Le Maire che ha sottolineato l'opportunità importante che si apre alla casa francese, senza danneggiare l'alleanza con i giapponesi di Nissan.
Più che un semplice indizio, dato che gli fa eco anche il Ministro dei trasporti francese Elisabeth Borne, molto più che possibilista sulla riapertura dei contatti. Al di là di tutte le ipotesi fattibili, la domanda è: i diretti interessati cosa dicono?

Al momento le due aziende non hanno confermato né smentito nulla. Però la situazione sembra di nuovo essere cambiata e l'alleanza transalpina con Nissan accusa qualche piccolo scricchiolio… detto fatto, ecco che l'interesse del mercato auto torna a guardare le due società.
Ma facciamo un passo indietro: FCA ci credeva e voleva la fusione, tanto da proporla a Renault con condizioni alla pari: data 27 maggio. Da qui sono succeduti giorni di discussioni, valutazioni e i primi rallentamenti da parte dei francesi che hanno rimandato più volte la decisione finale.

Il vero motivo? In realtà potrebbero essere stati due e non solo uno: politico e di alleanze. Traduciamo: il primo è l'assenza di condizioni politiche adatte in Francia, il secondo è lo scetticismo dell'"alleata" Nissan. Un tira e molla che ha spazientito il gruppo italoamericano ed Elkann.
Alla fine, dopo 10 giorni, FCA ha tagliato la testa al toro con un comunicato di poche righe ma molto netto e chiaro: “Il Consiglio di Amministrazione di Fiat Chrysler Automobiles riunitosi questa sera sotto la presidenza di John Elkann ha deciso di ritirare con effetto immediato la proposta di fusione avanzata a Groupe Renault.”
Come sempre, di fronte ad una mancata fusione di due gruppi automobilistici di questa portata, si apre uno spiraglio a mille illazioni, deduzioni e speculazioni su altre operazioni, più o meno realistiche.
Ecco il nuovo possibile "matrimonio" che, probabilmente, "...non s'ha da fare": Fiat e Hyundai. Ipotesi fantasiosa oppure realistica lo vedremo. Se è vero secondo quanto rumoreggiano alcune indiscrezioni di stampa, che FCA e Renault avrebbero, inaspettatamente, riavviato i colloqui negli ultimi giorni con l’obiettivo di scovare eventuali margini per riaprire le negoziazioni, la conseguente domanda logica è: come "gestire" Nissan?

Sappiamo che la casa giapponese ha già avuto un ruolo non indifferente nel fallimento della prima trattativa. Che possano essere ancora loro l'ago della bilancia? Se non del tutto, almeno in parte sì. Cercare di guadagnare il favore dei giapponesi è sicuramente uno dei cardini fondamentali per riuscire a portare a termine l'operazione… si attendono sviluppi….