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2019: COSA ASPETTARCI DAGLI EMENDAMENTI LEGATI ALLA MANOVRA

Si potrebbe discutere all'infinito sulle decisioni del Governo… i punti chiave dopo la riunione di Palazzo Chigi….

Come sempre, in questi casi, collegato alla manovra 2019, a tenere banco e far discutere sono gli emendamenti proposti al Decreto Fiscale. PACE FISCALE e CONDONO sono, dunque, il "piatto forte" della portata di quest'anno. Pace fiscale per IMU TASI, avvisi bonari, sanzione mini su irregolarità formali, tassa sul money transfer, stretta IVA su e-commerce ed RC auto: questi gli emendamenti in commissione Finanze del Senato sul decreto collegato alla Legge di Bilancio che contiene la pace fiscale.




Bye-Bye Condono

Il tanto atteso verdetto con modalità annesse e connesse sul condono è arrivato! Fumata nera! Che tradotto significa, per usare un termine manzoniano, "...non s'ha da fare" e non si farà.


Ma facciamo un passo indietro: inizialmente era stato previsto anche un condono per coloro che non avevano dichiarato i redditi mediante la presentazione di una dichiarazione integrativa fino al 30 per cento. In questa operazione era stato fissato un tetto a 100.000 €. e un’aliquota al 20% sul maggiore imponibile Irpef dichiarato nei cinque anni precedenti.


Il vertice di Palazzo Chigi ha ribaltato il dl fiscale cancellando la dichiarazione integrativa, facendo saltare la misura su cui si stava discutendo da diverse settimane. La dichiarazione integrativa speciale verrà cancellata dal testo del DL n. 119/2018 tramite emendamento.


La dichiarazione integrativa speciale era il punto cardine per potersi mettere in regola: senza questa non sarà possibile poter regolarizzare la posizione gli importi omessi nella dichiarazione dei redditi. Nonostante questa situazione, i contribuenti morosi avranno la possibilità di sanare solo quanto dichiarato al

Fisco.



Pace Fiscale

Il via libera agli emendamenti, arriverà la prossima settimana con la sanatoria. In buona sostanza, chi ha effettuato la dichiarazione al Fisco, ma non è riuscito a pagare per sopraggiunte difficoltà economiche, avrà la possibilità sanare i versamenti omessi. Potrà regolarizzare la propria posizione mediante trasmissione telematica che, il contribuente, potrà presentare direttamente o tramite intermediario, la sanatoria consentirà di non pagare le sanzioni.




Non solo sanatoria, in arrivo conferme

Ci riferiamo alle lievi irregolarità formali negli adempimenti che non hanno comportato minori imposte: saranno definibili con 200 euro per ciascun periodo d’imposta dal 2013 al 2017. Riferimento valido anche per gli avvisi bonari che non sono andati a buon fine, o in cartella, o addirittura chi aveva già iniziato a pagare.


Tra le conferme ecco lo stralcio mini-cartelle, rottamazione e liti pendenti, oltre ai "processi verbali di constatazione" e agli accertamenti su cui il Parlamento potrebbe decidere anche un’estensione temporale, in base agli emendamenti presentati. Sempre in materia di stralcio, da sottolineare anche quelli relativamente ai carichi affidati alla riscossione dal 2000 al 2010 fino a mille euro.


E chi non ha i requisiti per poter usufruire del "saldo e lo stralcio" potrà beneficiare della rottamazione ter. Si potrà pagare senza sanzioni e interessi con 10 rate da versare in cinque anni.

Ci sarà anche la sanatoria delle liti pendenti con le Entrate, promettendo oltre alla cancellazione di sanzioni e interessi, anche uno sconto del 50% del valore della lite per chi ha vinto in primo grado e dell'80% per chi ha vinto in appello.


Evasione fiscale

Anche in questo senso è stata raggiunto l’accordo: la norma che prevedeva il carcere fino a 5 anni per gli evasori fiscali, per ora è stata congelata: una sorta di stand-by, se ne riparlerà….



Sanatoria verbali e accertamenti

Dall'entrata in vigore del dl, qualora arrivasse un verbale di contestazione ci si potrà mettere in regola, immediatamente, ripresentando la dichiarazione entro il 31 maggio 2019. Dovranno essere versate le imposte, senza sanzioni e interessi, in un’unica rata o in venti rate trimestrali, con una sola condizione: non dovranno essere stati impugnati.


Spariranno le sanzioni e gli interessi anche in caso di avviso di accertamento, di rettifica, di liquidazione o per gli atti di recupero notificati entro l’entrata in vigore del decreto legge. La tempistica in oggetto prevede 30 giorni dalla pubblicazione del decreto.


Aziende

12 mesi di proroga per la cassa integrazione straordinaria nelle aree di crisi e sparisce la soglia minima di 100 lavoratori per usufruire della CIG (Cassa Integrazione Guadagni) straordinaria.


La proroga è valida anche per le imprese che hanno sottoscritto contratti di solidarietà qualora permanga, anche solo parzialmente, l’esubero di personale già dichiarato negli accordi di solidarietà.


La proroga è stata approvata con la Legge di Bilancio per il 2018, in relazione a imprese con organico superiore a 100 unità e che presentino rilevanti problematiche occupazionali, dei programmi di riorganizzazione aziendale (sino a un massimo di 12 mesi) o di crisi (sino a un massimo di 6 mesi) per gli anni 2018 e 2019.


La proroga è disposta in deroga alla normativa a regime sulla durata massima dei trattamenti di Cigs, entro il limite massimo complessivo di spesa di 100 milioni di euro per ciascuno degli anni 2018 e 2019.



Scontrini digitale

La trasmissione e la memorizzazione telematica degli scontrini diventerà obbligatoria: "l'anno zero" sarà il 1° gennaio 2020: aggiungiamo che saranno ridotte le sanzioni in caso di ritardi sulla fatturazione elettroniche.


Società e le associazioni sportive dilettantistiche

Un condono, in realtà, è stato approvato e arriva fino a 30.000 €. Riguarda società e associazioni sportive dilettantistiche, facenti parte del Coni. Dette società e associazioni, potranno avvalersi della dichiarazione integrativa speciale “per tutte le imposte dovute e per ciascun anno di imposta, nel limite complessivo di 30mila euro di imponibile annuo”.



In particolare, potranno usufruire della definizione agevolata degli atti del procedimento di accertamento versando il 50% delle maggiori imposte accertate (esclusa l’Iva che è dovuta per intero) e il 5% delle sanzioni e degli interessi dovuti.




Procedura

Il decreto arriverà nell’aula del Senato il 20 novembre, con termini di approvazione piuttosto rapidi: entro il 22 novembre. Da qui è previsto il successivo passaggio alla Camera, che dovrà redigere il calendario per approvare definitivamente la legge di conversione entro il 22 dicembre.



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