USA VS CINA SI APRE UNO SPIRAGLIO… o FUOCO DI PAGLIA?

Sarà un mese delicato per gli accordi Cina-USA: la Fase 1 potrebbe essere vicina alla firma e dare una svolta importante ai rapporti fra le due superpotenze

Una chiamata, una svolta? Forse sì,... forse no… Le prossime ore diranno se, finalmente, il "braccio di ferro" fra le due superpotenze sta per finire. Tutto ruota intorno ad una telefonata di oggi che potrebbe dare una svolta alla Guerra commerciale USA e Cina. Tradotto: finalmente si sarebbe trovato un accordo per arrivare alla firma dell’agognata della Fase 1:

• L’impegno da parte di Pechino riguardante l’astensione della manipolazione della valuta e acquistare prodotti agricoli

• Gli Stati Uniti che ritarderanno l’entrata in vigore dei nuovi dazi.

• La protezione della proprietà intellettuale statunitense, dovrebbero essere rimandate a data da destinarsi.

L’ottimismo è tornato di moda dopo la notizia comunicata dal Ministro dell’Economia cinese sulla positività del colloquio di stamane tra il vice premier cinese Liu He, il rappresentante commerciale degli Stati Uniti Robert Lighthizer e il segretario al Tesoro USA Steven Mnuchin. Da ottobre, quando era stato annunciato di aver trovato l'intesa della Fase 1, la data della firma dell'accordo era rimasta nell'etere, mai comunicata. In compenso sono tornate le tensioni fra Pechino e Washington, relativamente ad alcuni punti della fase, sopracitata.

In particolare, lo scoglio principale sembrava essere sulle importazioni agricole, proprietà intellettuale e diffusione del 5G da parte di Huawei. L'ipotesi più verosimile è che il colloquio abbia riguardato, principalmente, la rimozione delle tariffe entro il 15 dicembre, gli acquisti agricoli da parte della Cina e tentare stabilire un sistema di revisione per l’attuazione dell’accordo.

Aprire la strada all'intesa, superare l'ostacolo di questo punti, non è indispensabile….di più! Senza questi accordi la pianificazione entro il 15 dicembre della firma della Fase 1 non andrebbe in porto: la conseguenza sarebbe che Donald Trump potrebbe decidere di aumentare i dazi del 15% su diversi beni cinesi e di riaprire le porte alla guerra commerciale con la Cina.

Dopo la telefonata, vige un cauto ottimismo: ma senza abbassare la guardia: Le incertezze sul raggiungimento dell'accordo a breve termine sono sempre in agguato. Anche nel caso di un'eventuale ipotesi di firma dell'intesa di Fase 1, alcune questioni potrebbero rimanere ancora escluse dal contesto.

Alcuni esempi? Sussidi al protezionismo cinese, che preoccupano non poco gli Stati Uniti; la battaglia contro le imprese tecnologiche di Pechino che gli USA hanno inserito nella "black list", perché considerate un rischio per la sicurezza nazionale. Anche la Cina, dal canto suo, si è sentita alquanto seccata con l'amministrazione Trump e le decisioni assunte sulla difesa dei diritti e democrazia a Hong Kong… il consigliere di stato, Wang Yi, è stato piuttosto chiaro nella sue dichiarazioni.

"Never ending story".....