LE MANI DEL GOVERNO ANCORA UNA VOLTA IN TASCA AGLI ITALIANI!
Il pretesto per scovare i presunti evasori è l'ultima trovata del Governo, autorizzato a mettere le mai sui conti correnti degli italiani: il risparmiometro….

E se inventassimo il "vaffan… metro"? Non se ne può veramente più….! Come se agli italiani non bastasse essere già "spennati" più del dovuto, ora arriva la nuova trovata: il “prelievo” sui correnti! Chi ha troppi soldi sul conto corrente rischia di ricevere le lettere dell’Agenzia delle Entrate. Se non è un prelievo forzoso dai conti correnti degli italiani, poco ci manca!
Proprio l'Agenzia, sempre più "affamata", ha comunicato la nuova pensata per aumentare le proprie entrate: a seguito di un primo periodo sperimentale, tutto è pronto per il lancio del RISPARMIOMETRO. Ennesima fregatura per tutti, ricchi … medi e poveri! Colpirà tutti: non solo nei confronti delle partite Iva e delle aziende, ma anche delle persone fisiche.
Questo strumento – che ora potrà essere usato anche dalla Guardia di Finanza – è l’ultima “arma” inventata dal Fisco per scovare le evasioni, anche quelle di piccolo importo. Intendiamoci bene: non siamo pro evasione, ma a tutto c'è un limite di decenza.

Il risparmiometro altro non è che l'ennesimo inghippo sotto forma di programma: un software che misura i risparmi in banca accumulati dal contribuente in un anno e li misura con i redditi da questi dichiarati. Se dovesse risultare che i primi sono eccessivi rispetto ai secondi, scatterà la tassazione.
La forza di questo sistema è che opera in automatico, non richiede cioè la mano del funzionario. Per cui sarà il computer a dire all’Agenzia delle Entrate quali soggetti stanno evadendo, senza bisogno che prima venga avviata un’ apposita indagine. Proviamo a spiegare meglio cos’è il risparmiometro e come funziona.
Il Signor X riceve mensilmente l’accredito dello stipendio dal proprio datore di lavoro che esegue il bonifico sul suo conto corrente (come del resto la legge prescrive). Dopo 12 mensilità, però, analizzando la lista dei movimenti del conto corrente del Sig. X, ci si accorge che questi ha prelevato solo piccole somme.
Alla fine, i risparmi sono quasi pari a tutte e 13 le mensilità dello stipendio. Il Fisco si domanda quindi, con quale denaro avrà fatto la spesa, pagato le utenze e la benzina? Come avrà mandato avanti la famiglia? Per il Fisco c’è un solo “sospetto”: il contribuente, Signor X, ha disponibilità economiche che non ha indicato nella dichiarazione dei redditi. Così, l’ufficio delle imposte gli invia una lettera chiedendogli di chiarire la sua posizione. Il Signor X, a questo punto, è chiamato a giustificarsi dimostrando che i redditi con cui ha vissuto provengono da fonti lecite e sono esenti (ad esempio donazioni dai genitori, risarcimenti) o già tassati alla fonte (ad esempio vincite al gioco).

All’indomani della sua approvazione, il RISPARMIOMETRO è stato ribattezzato come: la “SUPER ANAGRAFE DEI CONTI CORRENTI”. Ed ora l’accesso al maxi database potrà essere consentito anche alla Guardia di Finanza. Il primo monitoraggio effettuato dalle Fiamme Gialle sui dati condivisi dell’Agenzia delle Entrate ha portato all’individuazione di 156 sorvegliati speciali. Anche se, al momento, i dati e le informazioni del RISPARMIOMETRO sono trattati dagli uomini della Guardia di Finanza come “spie rosse” e “allarmi” dai quali far scattare più invasive indagini finanziarie.
